La scoperta della vaccinazione

Le attività di terza missione del DMM

La scoperta della vaccinazione

Edward Jenner e la vaccinazione

La scoperta della vaccinazione, come tecnica per sconfiggere le malattie infettive, risale al 1796 per opera di un medico di campagna britannico: Edward Jenner (1749-1823). Era noto all’epoca che i contadini, che avevano contratto il vaiolo bovino (cowpox) durante la mungitura delle mucche, una volta superata la malattia, non si ammalavano della variante umana del vaiolo (smallpox), di gran lunga più grave. Jenner seppe cogliere l’utilità pratica che tale situazione poteva offrire e, pertanto, nel maggio del 1796 iniettò del materiale preso da una pustola di vaiolo bovino contratto da una giovane donna, figlia di un contadino del posto, a un bambino di 8 anni (James Phipps).

Dopo alcuni mesi il bambino venne nuovamente inoculato quest’ultima volta con il vaiolo umano, ma, come ci si aspettava, non successe nulla. Jenner giunse alla conclusione che, evidentemente, qualcosa nel corpo del bambino lo preservasse ormai dal contagio, anche se non lo seppe identificare con precisione. Le ricerche di Edward Jenner sulla vaccinazione, come tecnica di prevenzione del vaiolo, posero le basi ai successivi studi sulla natura delle malattie infettive e allo sviluppo dell’immunologia nel corso del XIX secolo. Il suo lavoro è stato il primo tentativo scientifico di controllare una malattia infettiva mediante vaccinazione; la scoperta fu talmente importante che in Inghilterra, a partire dal 1840, la vaccinazione divenne obbligatoria per tutti. Jenner ha iniziato il lungo processo che ha portato all’eliminazione con successo del virus del vaiolo nel 1980.