Infezioni sessualmente trasmissibili: Gonorrea, Sifilide e Clamidia

Le attività di terza missione del DMM

Infezioni sessualmente trasmissibili: Gonorrea, Sifilide e Clamidia

Questi materiali informativi sono stati predisposti per CA(S)PITA, un progetto di Health Humanities legato alla tematica delle IST, infezioni sessualmente trasmissibili

Il percorso ha coinvolto una quindicina di persone, attori e attrici anche senza esperienza, che hanno partecipato ad una serie di incontri teatrali tenuti dall’associazione Officine Arte Teatro. Alcuni docenti del Dipartimento di Medicina Molecolare hanno supervisionato l’intero progetto e fornito la loro consulenza, necessaria per veicolare messaggi scientificamente e medicalmente corretti. Buona lettura!

In questo articolo: GonorreaSifilideClamidia

GONORREA

Come mi prendi?

Sono è una malattia venerea causata da un batterio. Vengo trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti, siano questi di tipo orale, vaginale o anale.

Come mi manifesto?

Subito, nei giorni immediatamente successivi al rapporto non protetto.

Posso assumere diverse forme, anche a seconda del tipo di sesso.
Nel sesso orale posso causare mal di gola, spesso con sintomi lievi e non specifici.
A seguito di rapporti anali, divento gonorrea anale che, anche se solitamente asintomatica, può portare a secrezioni purulente, spesso accompagnate da sanguinamenti e malessere diffuso.

La sintomatologia è più sfumata nella donna che nell’uomo.
Nell’uomo alle volte mi manifesto come una perdita continua e generalmente visibile di materiale purulento dall’orifizio uretrale. Se non riconosciuta rapidamente e trattata posso evolvere in epididimite, cioè un’infiammazione che si manifesta con dolore allo scroto. Se non vengo trattata, posso addirittura causare infertilità.

Nella donna mi caratterizzo per perdite giallastre purulente, dolore alla minzione (quando si fa pipì) e dolore pelvico. Se non riconosciuta e trattata posso evolvere in una malattia infiammatoria pelvica con rischio di gravidanze ectopiche (extrauterine) e infertilità.

Sebbene raramente (1-3% dei casi), sia in donne che in uomini posso presentarmi con artrite che appare dopo 2-4 settimane dal rapporto non protetto. L’artrite si presenta con dolore spesso presente a livello di caviglia, ginocchio, polso gomito…insomma mi posso manifestare anche in posti ben lontani dall’apparato genitale.

Come mi curi?

Mi puoi curare efficacemente con degli antibiotici. È fondamentale la tempistica del trattamento per evitare danni sistemici. Durante la terapia bisogna astenersi da rapporti sessuali fino al termine del trattamento.

Come mi previeni?

Il preservativo, o il dental dam nel caso di sesso orale, può diminuire la mia possibilità di trasmissione. Sono disponibili test di screening di laboratorio per rivelare la presenza dell’infezione.

Per approfondire: www.epicentro.iss.it/gonorrea

SIFILIDE

Come mi prendi?

Vengo trasmessa con rapporti sessuali non protetti, siano questi di tipo orale, vaginale o anale e attraverso il sangue.

Come mi manifesto?

Mi manifesto in 3 stadi sequenziali:

  1. sifilide primaria: sono caratterizzata da ulcerazione in genere non dolente definita sifiloma. E’ una lesione simile ad una lacerazione superficiale (ad esempio come quando si cade dalla bici e si gratta sull’asfalto, ma molto superficiale ed arrossata). La lesione è dura al tatto. Compaio precocemente dopo il rapporto, tra i dieci e i novanta giorni. Scompaio poi spontaneamente, anche se la malattia progredisce.
  2. sifilide secondaria: compaio a distanza di settimane dalla sifilide primaria e sono caratterizzata da pustole simili alla varicella. A differenza della varicella, le lesioni definite “roseola sifilitica” sono presenti anche sul palmo delle mani e dei piedi. Queste lesioni potrebbero essere scambiate per il vaiolo della scimmia (monkeypox).
  3. sifilide terziaria: posso comparire anche a distanza di molti anni (dai cinque ai trent’anni!) dalla sifilide secondaria. Sono caratterizzata da lesioni multiorgano, posso arrivare fino all’encefalo. Mi caratterizzo anche da una sintomatologia psicotica, con disturbi della memoria e stato di alterazione mentale. Se non curata posso essere addirittura mortale.

Esistono anche in forma latente, nella quale non ci sono sintomi, ma la persona è ancora malata.

Come mi curi?

Mi puoi curare efficacemente con degli antibiotici. È fondamentale la tempistica del trattamento per evitare danni sistemici.
Attenzione perché ho questa particolarità: una pregressa infezione non conferisce immunità, quindi posso infettarti nuovamente in caso di una nuova esposizione.

Come mi previeni?

Il preservativo, o il dental dam nel caso di sesso orale, può diminuire la mia possibilità di trasmissione. Sono disponibili test di screening di laboratorio per rivelare la presenza dell’infezione.

Per approfondire: www.epicentro.iss.it/sifilide

CLAMIDIA

Come mi prendi?

Sono una malattia venerea causata da un batterio. Vengo trasmessa attraverso rapporti sessuali non protetti, siano questi di tipo orale, vaginale o anale.

Come mi manifesto?

Bella domanda! La sintomatologia è molto sfumata!

Ecco le mie diverse manifestazioni cliniche…

Nel sesso orale posso causare mal di gola, spesso con sintomi lievi e non specifici.

A seguito di rapporti anali posso portare prurito, secrezioni purulente potenzialmente accompagnate a sanguinamenti e malessere diffuso.

Nell’uomo mi manifesto con uretrite e bruciore alla minzione (quando si fa pipì). Se non vengo trattata posso portare ad infiammazioni in alcune parti dell’apparato genitale (epididimo e prostata).

Nella donna appaio spesso con sintomatologia varia e alternativamente diversificata caratterizzata da perdite, dolore alla minzione (quando si fa pipì), dolore pelvico, dolore durante i rapporti sessuali e spotting (perdite giallo/marroni/rosacee lontane dal ciclo). Se non vengo riconosciuta e trattata, posso evolvere in malattia infiammatoria pelvica, con rischio gravidanze extrauterine e infertilità.

Alcuni miei sottotipi, principalmente presenti in Africa ed Asia, provocano il linfogranuloma venereo, caratterizzato da una lesione pelvica dolorosa che se non trattata può portare al ristagno di liquidi nei tessuti (a causa del blocco del drenaggio linfatico) fino ad un gonfiore abnorme del pene e dello scroto nell’uomo (elefantiasi).

Come mi curi?

Mi puoi curare efficacemente con degli antibiotici. È fondamentale la tempistica del trattamento per evitare danni sistemici. Bisogna astenersi da rapporti sessuali fino a una settimana dopo la fine del trattamento. Attenzione perché vanno trattati anche i partner sessuali avuti fino ai tre mesi precedenti l’insorgenza dei sintomi.

Come mi previeni?

Il preservativo, o il dental dam nel caso di sesso orale, può diminuire la mia possibilità di trasmissione. La clamidia può essere diagnosticata con grande precisione con esami di laboratorio.

Per approfondire: www.epicentro.iss.it/clamidia

 

Puoi consultare le schede delle altre infezioni sessualmente trasmissibili ai seguenti link: