Bioinformatica

Le attività di terza missione del DMM

La bioinformatica è una disciplina relativamente recente nata negli anni Settanta dall’esigenza dei ricercatori di analizzare nuovi dati biologici, tra cui i primi dati di sequenziamento del DNA e delle proteine, che consistevano in lunghe stringhe di lettere. Affinché queste informazioni potessero essere interpretate e memorizzate, al fine di estrarne un significato biologico, si è reso necessario un supporto informatico che andasse in aiuto del ricercatore.

La bioinformatica è una disciplina di ricerca essa stessa, dal momento che per effettuare un certo tipo di analisi è necessario implementare algoritmi, metodologie e strumenti software, ossia istruire il calcolatore a compiere quelle operazioni richieste per arrivare a produrre i risultati, e rispondere quindi alle domande biologiche che il ricercatore si pone.

Il contributo della disciplina è stato determinante nell’evoluzione delle scienze mediche e biologiche, andando di pari passo allo sviluppo tecnologico che ha caratterizzato gli ultimi 50 anni. Oggi abbiamo a che fare con i big data, ossia quantità incredibili di dati che possono essere generati in poche ore da un singolo strumento e che sarebbe impossibile gestire e interpretare senza l’ausilio fondamentale della bioinformatica.

La capacità di trovare significati all’interno di tali moli di dati sta consentendo alla scienza di andare oltre lo studio dei singoli componenti di un sistema biologico, bensì di capire come i singoli componenti interagiscono e dialogano tra loro. In ambito medico, tale potenzialità si esplica in una sempre maggiore comprensione delle malattie, dei fattori genetici che le determinano e delle interazioni tra i microorganismi patogeni e l’ospite.

La bioinformatica è in continua evoluzione e il suo sviluppo richiederà costantemente nuove idee e soluzioni che accompagnino i progressi tecnologici e le nuove acquisizioni di conoscenza.