Infezioni sessualmente trasmissibili: HIV, Epatite B ed Epatite C

Le attività di terza missione del DMM

Infezioni sessualmente trasmissibili: HIV, Epatite B ed Epatite C

Questi materiali informativi sono stati predisposti per CA(S)PITA, un progetto di Health Humanities legato alla tematica delle IST, infezioni sessualmente trasmissibili

Il percorso ha coinvolto una quindicina di persone, attori e attrici anche senza esperienza, che hanno partecipato ad una serie di incontri teatrali tenuti dall’associazione Officine Arte Teatro. Alcuni docenti del Dipartimento di Medicina Molecolare hanno supervisionato l’intero progetto e fornito la loro consulenza, necessaria per veicolare messaggi scientificamente e medicalmente corretti. Buona lettura!

In questo articolo: HIV –  Epatite BEpatite C

HIV

Come mi prendi?

Principalmente attraverso i rapporti sessuali, sono un virus presente nel sangue e nello sperma.

Tutti i rapporti sessuali possono potenzialmente essere un canale di trasmissione, anche quelli orali. Essendo un virus presente nel sangue posso essere trasmesso per via parenterale, o anche attraverso iniezioni con aghi infetti. Pelle e cute non permettono la trasmissione, anche se è possibile che abrasioni e ferite permettano la trasmissione in caso di contatto con del sangue infetto.
Anche l’occhio può permettere la trasmissione virale se si viene in contatto con il sangue di un soggetto sieropositivo.

È importante sottolineare che per quanto riguarda la semplice convivenza con una persona sieropositiva, non c’è trasmissione per contatti semplici come baci, colpi di tosse e starnuti.

Come mi manifesto?

Nelle fasi iniziali (ore/giorni dalla trasmissione del virus) posso manifestarmi con sintomi simil-influenzali, molto variabili e non specifici: alcune persone lamentano una specie di influenza con febbre e sudorazione notturna molto forte, altre rimangono asintomatiche o con pochi sintomi.

A volte si possono gonfiare i linfonodi. Che significa in pratica? I linfonodi sono le stazioni del sistema immunitario, sono distribuiti in tutto il corpo, soprattutto nel collo e sotto le ascelle; quando si gonfiano vengono definiti linfonodi reattivi e sono caratterizzati da dolore ed ingrossamento. I linfonodi diventano reattivi quando c’è una infezione in corso (ad esempio come quando in seguito a mononucleosi i linfonodi del collo si gonfiano e rendono difficile la deglutizione). Per HIV si ha la stessa cosa: tutti i linfonodi si gonfiano, tant’è che AIDS prima di essere battezzato così ha avuto altri nomi come LAV -lymphoadenopathy associated virus.

Per un certo periodo (fino a 3/4 settimane) una persona contagiata può anche non risultare positiva ai test. Quando viene riscontrata la positività ai test per la presenza di anticorpi anti-HIV, si parla di sieropositività, che non significa “avere l’AIDS”.

Il passaggio vero e proprio si ha quando i numeri di certe cellule del sistema immunitario (i linfociti CD4) scendono al di sotto di una soglia critica o quando il soggetto manifesta dei sintomi evidenti. Quali sono i miei sintomi? Senza trattamento, i pazienti sviluppano infezioni anomale come candide (un fungo che forma masse biancastre in bocca, sui genitali) o polmoniti anomale. A distanza di mesi o anni dall’infezione iniziale, insorgono anche tumori cutanei di color vinaccia. Se il paziente non viene trattato, i sintomi dovuti a infezioni di batteri di solito innocui, si moltiplicano. In mancanza di trattamento, si possono verificare anche forme di demenza e cecità.

Come mi curi?

Sono disponibili molte medicine efficaci, che vanno sempre somministrate in combinazione (due o tre farmaci contemporaneamente). Il motivo di una terapia combinata? Diminuisce di molto la mia resistenza, perché mi trasformo facilmente e divento resistente a un solo farmaco. In ogni caso, la terapia va assunta come da indicazioni del personale sanitario, senza pause. Le persone in cura devono continuare a fare analisi per verificare l’efficacia terapeutica, in caso si osservino resistenze è necessario cambiare i farmaci per ripristinare l’efficacia. Al momento non esistono trattamenti che mi curino permanentemente, per cui la terapia è perpetua.

Come mi previeni?

Il preservativo, o il dental dam nel caso di sesso orale, possono diminuire la mia possibilità di trasmissione.

Anche se non c’è un vaccino disponibile, molte sono le novità in questo campo.

Molto efficace è l’assunzione di farmaci anti-HIV, sia come prevenzione pre-rapporto sessuale (profilassi pre-esposizione, PrEP), sia immediatamente dopo un rapporto a rischio (profilassi post-esposizione, PEP).

Per approfondire: www.epicentro.iss.it/aids

HBV

Come mi prendi?

Se entri in contatto con sangue, sperma, o fluidi biologici di individui infetti. La trasmissione avviene attraverso rapporti sessuali non protetti e aghi infetti (iniezioni, ma anche con pratiche di tatuaggi e piercing in cui non si usano aghi sterilizzati).

Come mi manifesto?

Posso dare sintomi variabili, che si manifestano da settimane a uno/quattro mesi dall’infezione iniziale. I sintomi possono essere lievi o forti a seconda del* paziente. I sintomi più frequenti sono dolori addominali, urina di colore scuro, febbre, dolori alle articolazioni, inappetenza, nausea, vomito, spossatezza, e ittero (colorazione giallastra della pelle e dell’occhio). In molti casi, dopo alcuni mesi (circa sei), il paziente guarisce perché mi risolvo da me. In altri casi non vengo eliminato e si ha un’infezione cronica. In pochi casi, si ha cirrosi epatica, che può degenerare in tumore epatico, specialmente nelle persone che consumano bevande alcoliche.

Come mi curi?

Attualmente i farmaci sono pochi e comprendono alcuni antivirali. L’infezione cronica è difficile da trattare, ma i farmaci disponibili hanno una buona efficacia, come l’interferone, che è un antivirale prodotto dal sistema immunitario ma che può dare effetti collaterali problematici, come febbre e spossatezza. Nei casi cronici in cui i pazienti abbiamo sviluppato cirrosi o tumori epatici, può diventare necessario il trapianto di fegato.

Come mi previeni?

Il preservativo può diminuire la mia possibilità di trasmissione.

Da evitare lo scambio di aghi da iniezione e piercing e tatuaggi in località dove non si sia sicuri che vengano utilizzati aghi sterilizzati e procedure igieniche appropriate.

Esistono dei vaccini sicuri ed efficaci.

Per approfondire: www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-b

HCV

Come mi prendi?

Attraverso il contatto con sangue di individui infetti. La mia trasmissione può avvenire con rapporti sessuali non protetti e aghi infetti (scambio per iniezioni, ma anche con pratiche di tatuaggi e piercing se non si usano aghi sterilizzati o punture accidentali).

Come mi manifesto?

Di solito i miei sintomi insorgono a distanza di settimane dall’infezione iniziale (di solito tra 6 e 9 settimane, anche se c’è tanta variabilità tra persone diverse). La gravità dei sintomi varia da persona a persona, in alcuni casi sono leggeri, come sub-ittero (lieve ingiallimento della sclera dell’occhio), spossatezza, lieve febbre, mialgie (dolori ai muscoli), in altri si hanno manifestazioni gravi. I sintomi dell’infezione acuta includono affaticamento, dolori articolari, febbre, nausea, inappetenza, vomito, dolori addominali, colorazione scura delle urine e ittero (colorazione giallastra della pelle e dell’occhio).

Capita che in alcuni mesi mi risolvo da me.

In molti casi invece mi cronicizzo, durando potenzialmente per tutta la vita. Nella forma cronica mi posso manifestare in modo più o meno pronunciato, ma a lungo termine si possono verificare cirrosi epatica e, talvolta, tumori epatici, specialmente in pazienti che consumano bevande alcoliche.

Come mi curi?

Sono disponibili dei farmaci molto efficaci che consentono la mia eliminazione nei pazienti con infezione cronica, se somministrati per periodi di tre/sei mesi. Il successo della terapia è vicino al 100%, purtroppo l’alto costo dei farmaci ne limita l’uso, che di solito è riservato ai pazienti con malattia avanzata. La cura, pur essendo risolutiva, non protegge da infezioni successive, per cui il paziente si può infettare nuovamente.

Come mi previeni?

Il preservativo può diminuire la mia possibilità di trasmissione.

Da evitare lo scambio di aghi da iniezione e piercing e tatuaggi in località dove non si sia sicuri che vengano utilizzati aghi sterilizzati e procedure igieniche appropriate.

Attualmente non esistono vaccini efficaci.

Per approfondire: www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-c

 

Puoi consultare le schede delle altre infezioni sessualmente trasmissibili ai seguenti link: