Medicina e Etica

Le attività di terza missione del DMM

La bioetica nasce e comincia a diffondersi negli anni ’70 del secolo scorso per istruire e discutere gli inediti interrogativi etici sollevati dagli straordinari sviluppi della biomedicina.

Si consideri ad esempio il campo della genetica. La profondità e pervasività dell’intervento umano sul vivente, consentito dalle biotecnologie, ripropone in forma nuova la questione della responsabilità della scienza: in che modo tenere insieme la responsabilità di condurre ricerche che possono alleviare le sofferenze di tantissimi pazienti, con quella di evitare che le nuove biotecnologie siano utilizzate per fini incompatibili con il bene comune e con il rispetto dei diritti umani?

Lo stesso vale, più in generale, per quanto riguarda la ricerca su soggetti umani: quali regole adottare per far sì che si svolgano efficientemente i necessari studi clinici sull’uomo (in ottemperanza all’obbligo morale di mettere a disposizione farmaci e device opportunamente testati), con il dovere di rispettare la dignità e i diritti dei soggetti coinvolti?

Se da oltre 50 anni la bioetica è una presenza costante del nostro panorama culturale, ciò è dovuto proprio alla sua capacità di intercettare questa nuova domanda di etica, offrendo strumenti per affrontare in modo pubblico e trasparente le questioni morali poste dal progresso scientifico nell’ambito delle scienze della vita.