Vaccini e antimicrobici

Le attività di terza missione del DMM

Developed nations have a moral duty to waive patents on vaccines – The Irish Times

James Gillray – The Cow Pock–or–the Wonderful Effects of the New Inoculation (1802)

La recente pandemia COVID-19 ci ha ricordato ancora una volta dell’impatto delle malattie infettive sulla vita, la cui aspettativa si è abbassata da 85.3 a 82 anni per la prima volta dopo la seconda guerra mondiale. Ma guardando al passato, la nostra aspettativa di vita è aumentata moltissimo, passando da meno di 29 anni 150 anni fa, a meno di 50 un secolo fa, fino ai valori attuali.

E’ stato possibile raggiungere questo traguardo con il miglioramento delle condizioni di igiene e prevenzione e l’istituzione e il miglioramento di servizi sanitari. Ha contribuito, giocando un ruolo fondamentale, la scoperta e l’uso di massa di antimicrobici e vaccini. I benefici sono chiari: molte malattie sono praticamente scomparse, e, nel caso del vaiolo, debellate per sempre; infezioni che precedentemente risultavano mortali ora sono facilmente curabili in ambulatorio. Se si pensa a quante malattie limitavano la nostra aspettativa di vita, possiamo dire che quasi ognuno di noi probabilmente deve la propria vita a vaccini e antimicrobici.

Sfortunatamente, i progressi nello sviluppo e utilizzo di vaccini sono limitati anche da un certo grado di diffidenza nei confronti di questi ultimi, dovuto alla circolazione di notizie incorrette, e talvolta fraudolente. Questo fenomeno non è nuovo e sottolinea la necessità di una comunicazione aperta, trasparente, disponibile per informare anche i non addetti ai lavori sull’efficacia di vaccini e antimicrobici.